In questo periodo di emergenza coronavirus in molti si chiedono quale “multa” si rischia in caso di trasgressione delle norme emanate dal Governo per contrastare il coronavirus. Ma soprattutto in caso di violazione delle norme contro il contagio da coronavirus si rischia la multa o si rischia la denuncia penale?
In nuovo decreto emanato il 25 marzo 2020 prevede che nel caso di mancato rispetto delle misure di contenimento contro il coronavirus venga comminata una “multa” o meglio una sanzione amministrativa.
Naturalmente la multa per violazione delle norme anticontagio coronavirus viene comminata a meno che il fatto costituisca reato più grave contro la salute pubblica per il quale è prevista, anziché la multa, la pena della reclusione o reato in violazione delle disposizioni contenute nel Testo unico sulle leggi della sanità pubblica che prevede la pena dell’arresto e dell’ammenda.
Va inoltre precisato che il reato “cornavirus” commesso da tutte le persone oggetto di precedente denuncia per violazione delle norme sul coronavirus, con il nuovo decreto del 25 marzo 2020 verrà commutato in multa di € 200,00, anziché in reclusione o in ammenda.
Ma quali sono i casi in cui potrà essere comminata la “multa” in questo periodo di emergenza coronavirus ?
La multa in questo periodo di emergenza coronvirus potrà essere comminata in tutti i casi in cui un soggetto violi le norme sul contenimento del coronavirus a meno che, per esempio, le regole anti-contagio coronavirus vengano violate da un soggetto posto in quarantena; in questo caso il trasgressore delle regole anti contagio coronavirus non subirà una “multa” ma un processo penale in quanto reo di aver commesso un delitto contro la salute pubblica previsto e punito dagli articoli 452 codice penale opure del reato in violazione del testo unico delle leggi sulla Sanità Puccica che prevede l’arresto e l’ammenda articolo 260 del Regio Decreto 1265 del 1934.
Quindi a chi per esempio viene fermato dai Carabinieri o dalle forze di Polizia mentre sta circolando senza motivo di necessità, lavoro o sanitario nonostante le norme sul contenimento del coronavirus verrà comminata una “multa”. Per chi viene fermato mentre circola con un veicolo in circostanze non contemplate fra i motivi giustificati nelle norme per il contenimento del coronavirus la multa sarà d’importo maggiorato fino ad un terzo.
Quindi se prima del decreto del 25 marzo 2020 chi circolava con un veicolo contrariamente alle disposizioni sul contenimento del coronavirus oltre alla “multa”, che in realtà dei fatti era una vera e propria ammenda, rischiava anche la confisca del mezzo, dopo il predetto decreto chi circola con un mezzo in violazione delle disposizioni sul coronavirus rischia una multa che di base è maggiore rispetto a quella precedentemente prevista e, proprio per le modalità di violazione con un veicolo, la multa per violazione delle regole sul contenimento coronavirus sarà maggiorata fino ad un terzo. Perciò se siete fermati a piedi e state violando le norme sulla circolazione per coronavirus rischiate una multa fino a 3.000 euro, se invece siete fermati in auto mentre circolate contrariamente a quanto disposto dal decreto sul contenimento del coronavirus la multa che rischiate arriverà all’importo di € 4.000.
Se un soggetto viene fermato da una forza dell’ordine mentre si trova fuori dalla propria abitazione, gli verrà fornito un modulo da compilare per autocertificare il motivo della propria uscita e verificare se debba essere comminata o meno una multa per violazione delle regole anti-contagio coronavirus. Nel caso in cui dopo verifiche successive viene accertato che la motivazione addotta per la circolazione in emergenza coronavirus è falsa non verrà comminata una multa ma il soggetto trasgressore andrà incontro ad un rischio più serio cioè quello di essere imputato per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
Coronavirus: multa per non rispetto del decreto
Quindi, da quanto già esposto sopra, il cittadino che viola le norme sul coronavirus rischia la multa per non rispetto del decreto vigente sulle norme di circolazione in pendenza di pandemia da coronavirus.
Durante questa emergenza per coronavirus inoltre la multa per non rispetto del decreto vigente può essere comminata non solo al singolo cittadino trasgressore ma può essere comminata la multa anche agli esercizi commerciali per non rispetto del decreto.
In particolare chi gestisce un’attività che può rimanere aperta durante l’emergenza coronavirus potrebbe incorrere in una multa per non rispetto del decreto nel caso in cui non abbia predisposto i dispositivi di sicurezza e le condizioni necessarie per garantire la distanza minima tra le persone così da evitare il contagio. In questo caso la multa per il non rispetto del decreto relativo alle disposizioni anti-contagio coronavirus sarà accompagnata dalla sanzione accessoria della sospensione dell’attività commerciale. Quindi bisogna fare molta attenzione a rispettare le disposizioni vigenti sul coronavirus altrimenti si rischia non solo la multa per non rispetto del decreto ma anche l’impossibilità di svolgere la propria attività commerciale per tutto il periodo di sospensione.
Attenzione: le attività commerciali che possono rimanere aperte in emergenza coronavirus per non rischiare una multa per non rispetto del decreto vigente devono far rispettare la distanza di 1 metro tra i clienti.
Chi invece gestisce e mantiene aperta un’attività commerciale che dovrebbe restare chiusa secondo le disposizione sul contenimento del coronavirus oltre a subire una multa per non rispetto del decreto vigente potrà subire la sanzione accessoria amministrativa della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. In caso di recidiva la multa per non rispetto del decreto contenente le regole anti-contagio coronavirus è raddoppiata e la sanzione accessoria della chiusura dell’attività è applicata nella misura massima.
Bisogna altresì precisare che, se vi è il rispetto di determinati criteri di merito, tempo e di competenza stabiliti dal decreto emanato dal Governo il 25 marzo 2020, anche le Regioni possono emanare ordinanze che legittimano, sanzioni e multe per il coronavirus, maggiormente restrittive rispetto ai decreti del Governo, pertanto in questo periodo di emergenza coronavirus si potrà rischiare la multa non risapetto del decreto Ministeriale o delle ordinanze regionali.
Se prendiamo per esempio la Regione Lombardia, l’ordinanza emessa in data 04 aprile 2020 rende obbligtorio l’utilizzo di mascherine al di fuori della propria abitazione pertanto chi esce da casa senza mascherina in Lombardia, seppure non viola il decreto ministeriale sul coronavirus pertanto non prenderà la multa per non rispatto del decreto ministerile, ma prenderà la multa per violazione dell’ ordinanza regionale.
Coronavirus: multa a quanto ammonta
Ma a quanto ammonta la “multa” nel caso di violazione delle regole anti-contagio coronavirus?
Per capire a quanto ammonta la multa nel caso di violazione delle disposizione anti-contagio coronavirus bisogna diversificare le casistiche che si potrebbero presentare.
Nel caso del singolo cittadino, non in quarantena, che viola le disposizioni sulla circolazione per il contenimento del coronavirus, la multa a quanto ammonta? In questo caso la multa ammonta come minimo ad € 400 e come massimo ad € 3.000.
Se il predetto mancato rispetto delle regole sul contenimento del coronavirus avviene con l’utilizzo di un veicolo la multa a quanto ammonta? La multa ammonta ad una somma maggiore di un terzo rispetto a quella base.
Nel caso di soggetto sottoposto a quarantena che violi le disposizioni sul contenimento del coronavirus, la multa a quanto ammonta? In questo caso non si parla propriamente di multa come intesa nel gergo comune di vera e propria ammenda che ammonta da € 500,00 ad € 5.000,00 accompagnata da arresto da 3 a 18 mesi per violazione del testo unico sulle leggi sanitarie, mentre nei casi più gravi può rischiare l’imputazione più severa di delitto contro la sanità pubblica.
Nel caso di soggetti che avevano subito una denuncia ex art. 650 c.p. prima del decreto del 25 marzo 2020, dopo la conversione della sanzione penale in sanzione amministrativa per la violazione delle disposizioni sul contenimento del coronavirus, la multa a quanto ammonta? In questo caso la multa ammonta alla metà dell’odierno minimo sanzionatorio quindi ad € 200.
Nel caso di esercizi commerciali che non applichino le disposizioni obbligatorie per mantenere aperta l’attività in emergenza coronavirus, la multa a quanto ammonta? La multa in questo caso ammonta ai medesimi minimi e massimi sanzionatori previsti per la violazione commessa dal singolo ma in questo caso di violazione delle disposizioni sul coronavirus il commerciante oltre alla domanda su quanto ammonta la multa dovrà preoccuparsi anche relativamente alla sanzione accessoria della sospensione dell’esercizio.